martedì 30 marzo 2010

La mala educazione. Scene tra letteratura e psicoanalisi

Seminario. La mala educazione. Scene tra letteratura e psicoanalisi

con Adriano Voltolin e Franco Romanò

conduce il dibattito Guido Bozzini


La famiglia in quanto tale si afferma nei secoli
del trionfo della borghesia. Essa trova la
definizione e l’assetto dei suoi valori, oltre che
nei testi giuridici e nella grande narrativa borghese
dei tre secoli in cui si sviluppa, nella
progressiva definizione di un modello educativo
della gioventù e dell’infanzia impostato
sul merito e sulla dedizione. Il collante di questo
assetto è il modello autoritario e patriarcale
che ha prodotto, in termini psicoanalitica,
la nevrosi edipica. La progessiva scomparsa
della famiglia tradizionale, lungi dal
produrre libertà e consapevolezza, come ha
detto Adorno, ci ha piuttosto mostrato la
frammentazione e l’incertezza il cui risvolto,
nella clinica psicoanalitica, si ritrova nelle sindromi
di confine e nella psicosi.
Considerando alcuni romanzi della narrativa
europea del ‘700, ‘800 e dei primi del ‘900, il
seminario si propone di mostrare il contrappunto
tra la parabola della famiglia e quella
della patologia che la contraddistingue.


Sabato 8 Maggio 2010
ore 9.15-13.00

Ingresso libero

Associazione Culturale Punto Rosso
Via Guglielmo Pepe, 14 - Milano
(MM2 Garibaldi)

lunedì 1 marzo 2010

Il deserto e il formicaio

Seminario. Il deserto e il formicaio. Dinamiche demografiche e angosce di annientamento

di Scipione Guarracino - conduce il dibattito Adriano Voltolin


Le paure demografiche antiche riguardavano singoli eventi catastrofici (una epidemia di peste o una carestia) che potevano essere pensati come la punizione inflitta da Dio ai peccati degli uomini.
Le paure demografiche moderne toccano piuttosto un futuro non lontano, ciò che incombe entro pochi decenni. In 60-70 anni, ad esempio, la popolazione del mondo o di alcuni paesi si moltiplicherà per otto e, al contrario, in altri paesi fra 40 o 50 anni le classi di età degli over-60 rappresenteranno il 30, il 40... il 60 per cento della popolazione totale. Paure connesse: in un caso le folle che si contendono cibo, acqua, spazio. Nell’altro, l’invasione dei popoli prolifici, che vengono a distruggere la nostra civiltà.
Nel caso della sovrappopolazione imminente, anche una diminuzione della natalità non impedisce alle classi di età giovanili già esistenti di far continuare l’aumento fino al limite della rottura. Nel caso dello spopolamento incombente, il peso abnorme delle classi di età già fuori dalla sfera della fecondità rende poco rilevante un eventuale aumento della natalità. Le terrificanti proiezioni demografiche dipendono solo dal comportamento umano, ma generano un’ ansia dell’ineluttabile pari a quella di una punizione divina.


Giovedi 25 marzo 2010 – ore 18.00
Ingresso libero
Associazione Culturale Punto Rosso
Via Guglielmo Pepe, 14 - Milano
(MM2 Garibaldi)