venerdì 12 ottobre 2012

Psicologia, pubblicità e guerra


Psicologia, pubblicità e guerra

di Aldo Giannuli



Se è vero che in Freud non ritroviamo un uso della psicoanalisi e della psicologia teso al controllo ed al condizionamento, non è meno vero che se ne è fatto spesso un uso che spaziava dallo sfruttamento pubblicitario, al condizionamento ideologico per finire all'uso bellico.
In un lavoro di uno psicologo della pubblicità americano pubblicato nei primi anni sessanta e presentato da uno dei grandi professori di psicologia del tempo si può leggere "Lo studio della psicologia implica raccolta, valutazione, classificazione e controllo di tutta una massa di notizie riguardanti la vita psichica degli uomini. L'applicazione di questa grande quantità di notizia si rivelerà di grande valore pratico per coloro il cui lavoro è interessato al benessere del pubblico e all'efficienza e all'efficiente funzionamento delle organizzazioni economiche e sociali".
Conduce il dibattito
Guido Bozzini

Sabato 10 novembre 2012 - ore 9,30/13,00
ingresso libero

Associazione Culturale Punto Rosso
Via Guglielmo Pepe, 14 - Milano (MM2 - Garibaldi



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